Quando il rischio è dell’artista!
Praticamente a rischiare è sempre il gestore del locale o chi organizza un evento, quando un lavoratore del mondo dello spettacolo non è messo in regola.
Ci sono però dei casi in cui a rischiare sono gli artisti in persona, vediamo insieme quali sono queste eccezioni.
Esibizione continuativa
- Quando ci si esibisce in modo continuativo: si intende che la prestazione avviene per diverse date e diverse location
In questo caso, l’artista, fa intendere a chi fa i controlli, che svolge la sua prestazione in nero.
Quante esibizioni? In quante location? Non viene definito in nessun testo questo aspetto, però entra in gioco il buon senso…
Se il calendario è ricco di date e il nome è conosciuto si rientra in queste casistiche.
Materiale non originale
- Quando si utilizza materiale non originale: tematica che riguarda in particolare i deejay.
Si intende relativamente a cd masterizzati o tracce scaricate.
In questo caso le problematiche sono gravi e, per certe casistiche, possono prevedere anche un procedimento penale.
Non regolarizzare la prestazione
- Quando si dichiara al gestore di regolarizzarsi per conto proprio e poi non lo si fa: specie se in presenza di un testimone o, peggio, con contratto.
Comunque viene sanzionato il gestore o il promotore dell’evento, perchè non ha verificato la regolarità dell’artista prima che cominci l’esibizione.
In seconda battuta, il gestore o il promotore dell’evento, potrà rivalersi sull’artista che non ha rispettato quanto pattuito.
Compilazione errata del borderò
- Quando si compila in modo errato il borderò: se vengono riportati brani non eseguiti o non riportando brani eseguiti.
In questo caso, in prima battuta, arriva il verbale al gestore del locale e solo per conoscenza all’artista. Successivamente arriva la sanzione all’artista.
Dichiarare di essere esenti quando non lo si è
- Quando si dichiara di essere esente ma non lo si è
Se viene dichiarato il falso al fine di evadere il versamento dei contributi.
Azioni sospette sull’agibilità
- Quando l’artista crea e cancella frequentemente le agibilità: pur svolgendo le prestazioni lavorative.
Emettere fatture false
- Quando si emette fattura senza inviarne copia alla Cooperativa: che equivale a emettere fattura falsa.
Questo punto riguarda ovviamente esclusivamente gli artisti soci di una Cooperativa.
Regolarizzare la propria posizione tramite associazione
- Quando l’artista è iscritto ad un’Associazione di Artisti per la regolarizzazione delle proprie esibizioni e lo fa all’interno di locali e attività commerciali.
Come abbiamo cercato di spiegare nell’articolo dedicato alla differenza tra Associazioni e Cooperative, le Associazioni non potrebbero “vendere spettacoli” ad attività di lucro e in caso di controlli questo potrebbe essere contestato.
In questo caso essendo l’artista un “associato” potrebbe rispondere in prima persona in caso di sanzioni.
Lavorare in nero
- Percepire NASPI (o altro tipo di ammortizzatore sociale) e lavorare in nero
Se viene fatta richiesta di NASPI, si deve dichiarare se viene svolta attività lavorativa.
Quando viene rilevato un lavoratore percettore di NASPI (o di altro tipo di ammortizzatore social) che lavora in nero, questo rischia della sanzioni, o addirittura una denuncia penale.
Nello specifico:
- reato di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” ex art. 483 c.p. con il rischio di reclusione fino a 2 anni.
- indebita percezioni di erogazioni a danno dello Stato prevista dall’art. 316 ter c.p. con rischio di reclusione da 6 mesi a 3 anni.
- richiesta di risarcimento di quanto percepito fino a quel momento e dei danni.
Ricordiamo che diventando soci di Semera non si va in conflitto con la percezione della NASPI.
Il nostro consiglio è comunque quello di LAVORARE IN REGOLA, SEMPRE!